Le bevande energetiche devono fare ciò che promettono: dare una sferzata di energia in breve tempo. Per farlo si servono di due ingredienti principali: lo zucchero e la caffeina. In media, le bevande energetiche possono contenere fino a 80 mg di caffeina (circa lo stesso di una tazzina di caffè) mentre per le bevande in lattina sta tra i 18 e i 48 mg.
La capostipite di tutte le bevande energetiche ha origine asiatiche e precisamente in Giappone quando, nel 1962, la società Taisho introdusse il Lipovitan D, una bevanda progettata per aiutare i dipendenti a lavorare fino a tarda notte. Come per quelle che l’hanno succeduta, conteneva taurina, ingrediente fondamentale nelle bevande energetiche attuali.
La svolta che ne decretò la proliferazione mondiale arrivò grazie a Dietrich Mateschitz, un uomo d’affari austriaco che comprese il potenziale economico del prodotto durante un viaggio in Asia. Insieme a due partner thailandesi fondò la Red Bull GmbH, con l’idea di commercializzare la bevanda per i giovani europei, ma il successo arrivò appena sbarcata negli stati Uniti nel 1997.
Di cosa sono fatte le bevande energetiche?
Ecco una lista dei principali ingredienti delle bevande più popolari:
- efedrina: uno stimolante che agisce sul sistema nervoso centrale. Si tratta di un ingrediente comune in prodotti dimagranti e decongestionanti, ma ci sono ancora aspetti nebulosi circa i suoi effetti sull’apparato cardiaco;
- taurina: un aminoacido naturale prodotto dal corpo che aiuta a regolare il battito cardiaco e le contrazioni muscolari. Molti esperti di salute non sono ancora sicuri dell’effetto che ha se aggiunto alla bevanda (e la voce che la taurina derivi dai testicoli del toro è falsa);
- ginseng: una radice che ha diverse proprietà medicinali, tra cui la riduzione dello stress e un aumento dei livelli di energia;
- vitamine del gruppo B: una serie di vitamine utili a convertire lo zucchero in energia e a migliorare il tono muscolare;
- guarana: uno stimolante che viene da un piccolo arbusto nativo di Venezuela e Brasile;
- carnitina: un amminoacido che svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo degli acidi grassi;
- creatina: un acido organico che aiuta a fornire energia per la contrazione muscolare;
- inositolo: Un membro del complesso vitaminico B (non è una vitamina in sé, perché il corpo umano lo può sintetizzare), che aiuta a migliorare la comunicazione all’interno delle cellule;
- ginkgo biloba: estratto dai semi dell’albero che ne porta il nome e che viene utilizzato per migliorare la memoria.
Anche se i produttori sostengono che, grazie a questo mix di ingredienti, le bevande energetiche possono migliorare resistenza e prestazioni, molti esperti di salute non sono d’accordo, asserendo che qualsiasi spinta che deriva dalla loro assunzione avviene solo grazie a zucchero e caffè.
La caffeina, infatti, agisce bloccando gli effetti della adenosina, una sostanza chimica del cervello coinvolta nei meccanismi che invogliano il sonno. In questa situazione il nostro organismo si pone in stato di “allerta” producendo adrenalina, il fegato rilascia zucchero extra nel sangue per fornire più energia e la crescita dei livelli di dopamina contribuisce a fornire una sensazione di benessere generale.
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